Questo è quanto stabilisce Il Decreto Legislativo 116 del 3 settembre 2020, anche chiamato “decreto rifiuti”. La sua applicazione era prevista per gennaio 2022, poi prorogata a gennaio 2023. Manca quindi pochissimo e ovviamente il settore deve essersi adeguato alla nuova norma.
I soggetti coinvolti dalla norma sull’etichettatura ambientale vino
I principali soggetti coinvolti dalla norma sull’etichettatura ambientale vino, sono:
- produttori di imballaggi
- utilizzatori di imballaggi
I cosiddetti utilizzatori di imballaggi sono commercianti, distributori, addetti al riempimento, utenti di imballaggi e importatori di imballaggi pieni. I produttori di imballaggi, invece sono i veri e propri fornitori di materiali di imballaggio, fabbricanti, importatori di imballaggi vuoti e i trasformatori di imballaggio. Queste due categorie, quindi, sono entrambe chiamate in causa della nuova normativa e sarà necessario chiarire con molta efficienza le diverse sfere di azione, i diversi ruoli e anche chi si farà carico dell’etichettatura, perché l’etichettatura ambientale dovrà appunto riportare in maniera molto chiara e completa la destinazione finale degli imballaggi, che evidentemente coinvolgono una filiera complessa e articolata.
Etichette per vino
Cosa bisogna inserire in etichetta per essere a norma
L’etichettatura ambientale del vino prevede l’applicazione di un’etichetta su tutte le bottiglie immesse sul mercato italiano, per facilitarne la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio. L’etichettatura ambientale mira a fornire informazioni su:
- la composizione degli imballaggi
- il loro corretto smaltimento al termine dell’utilizzo.
L’obbligo di riportare entrambi i gruppi di informazioni è in vigore solo per gli imballaggi immessi nel territorio italiano e deve essere applicata a tutte le parti separabili manualmente. In particolare, le informazioni obbligatorie da riportare sull’imballo sono:
- tipo di imballaggio (o in forma scritta, o in rappresentazione grafica);
- l’identificazione del materiale usato (con una codifica alfanumerica ai sensi della Decisione 97/129/CE);
- Le indicazioni sulla raccolta. Es: “Raccolta (famiglia di materiale)” oppure di famiglia di materiale + voce “Raccolta differenziata”: per questo punto è comunque sempre bene invitare il consumatore a verificare le disposizioni del proprio Comune
Le sanzioni per chi non rispetta l’etichettatura ambientale
L’art. 261 del D. Lgs. 152/06 prevede una sanzione da 5.200 € a 40.000 € per chi, non rispettando la norma, immette sul mercato imballaggi privi delle informazioni previste dalla legge. Le sanzioni possono essere applicate sia al produttore del materiale di imballaggio, sia ai commercianti e distributori, quindi a entrambe le categorie di cui abbiamo accennato poco sopra. Il DL Milleproroghe ha previsto la possibilità di commercializzare prodotti privi dei nuovi requisiti di etichettatura ambientale, a patto che questi siano stati immessi in commercio antecedentemente al 31 dicembre 2022. Sarà possibile però solo fino a esaurimento scorte dei prodotti stessi. Per i vini, ovviamente, faranno fede i registri telematici di cantina, disciplinati dal DM 20 marzo 2015, n. 293.
Etichette per vino
Le linee guida del CONAI per l’etichettatura
Qui vi lasciamo un link utile alle linee guida che il CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) ha rilasciato per rispettare le prescrizioni dell’articolo 219, comma 5 del decreto legislativo 152/2006. È importante anche sapere, che oltre alle linee guida generali, è stata anche rilasciata una guida all’etichettatura volontaria (quindi non obbligatoria), atta a consigliare come informare al meglio i propri consumatori, al di là delle norme vigenti. La trovate qui. Il QRCode per rispettare le norme sull’etichettatura ambientale vino Rispettare le norme sull’etichettatura ambientale poteva essere davvero complesso, per gli operatori del settore vitivinicolo. Fortunatamente in loro soccorso è arrivato il via libera all’utilizzo della tecnologia. Esiste la possibilità di garantire i requisiti normativi mediante gli strumenti digitali (per esempio l’uso del QRCode sulle etichette) che possono rimandare a informazioni molto più estese rispetto a quelle materialmente riportabili sull’etichetta stessa. Il QRCode è un espediente tecnologico di ultima generazione, facente parte del più ampio raggio del dato variabile per etichette, che può essere stampato “in batteria”, come tutte le altre informazioni dell’etichetta, oppure anche univocamente per singoli lotti o per singole bottiglie, anche mentre si stanno stampando centinaia di etichette!Basterà un semplice file excel organizzato e la stampa avverrà automaticamente, producendo etichette univoche anche diverse per ogni bottiglia! Utilizzando un dato variabile per facilitare l’approvvigionamento delle informazioni necessarie, bisognerà solo indicare chiaramente le modalità con le quali il consumatore può accedere alle informazioni obbligatorie di etichettatura ambientale tramite gli strumenti digitali o i siti web”.
Un campione gratuito per l’etichettatura ambientale del tuo vino
Non è detto, ovviamente, che tutti conosciate già la qualità e l’efficienza del nostro reparto di produzione etichette. Se sei tra coloro che entrano in contatto per la prima volta con noi di Tic Tac e vuoi testare le nostre etichette, puoi richiedere un campione gratuito dell’etichetta del tuo vino e riceverlo in brevissimo tempo al tuo domicilio. Siamo certi che te ne innamorerai! Ti aspettiamo.
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