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Etichettatura vino: normativa e guida definitiva

L’etichettatura del vino può essere considerata una vera e propria arte, o meglio un’opera di design. Se è vero infatti che il design è l’arte al servizio dell’utilizzo, allora l’etichettatura del vino è proprio una sua espressione. È un processo infatti importante, certo, per impreziosire esteticamente ogni bottiglia, dando al vino il giusto “volto”, se così si può dire, il giusto vestito. Ma l’etichettatura è anche un mezzo fondamentale per informare con chiarezza i potenziali clienti su un prodotto, il vino, del quale è quanto mai importante conoscere dettagli, provenienza, caratteristiche, garanzie.
Vediamo quindi insieme quali sono le regole fondamentali, legislative e creative, quando si parla di etichettatura vino.

In questo articolo partiremo dai riferimenti normativi più importanti nella legislazione italiana ed europea per l’etichettatura del vino e passeremo poi a consigli pratici, tutorial sul file grafico dell’etichetta, sulla scelta del materiale e su tutti gli step necessari per affrontare l’etichettatura del vino con consapevolezza e conseguente risparmio di denaro e tempo.

Etichettatura vino, fronte e retro hanno uguale importanza

L’etichettatura del vino è un’etichettatura “doppia”.

L’etichettatura frontale della bottiglia di vino è la presentazione del prodotto e del produttore.
È qui che il brand comunica in qualche modo la sua storia, e parla “visivamente” del carattere e della personalità del vino stesso. Si fa riferimento al brand, al vitigno, del produttore. E l’etichettatura frontale del vino deve essere indimenticabile, unica e ammaliante. Perché ricordate che molto spesso la mano corre sulla bottiglia che, esposta su scaffali spesso troppo affollati, ci colpisce proprio per la bellezza dell’etichettatura frontale!

L’etichettatura sul retro della bottiglia viene in genere osservata in un secondo momento, ma spesso ci si sofferma su questa molto più a lungo che non sulla precedente.
È qui che il cliente ricerca tutte le informazioni legalmente obbligatorie, la provenienza del vino, le sue caratteristiche, la descrizione degli abbinamenti gastronomici e i chiarimenti legali sul produttore. Uno degli errori più comuni è considerare questa parte puramente “funzionale” e quindi trascurare l’aspetto grafico ed estetico dell’etichettatura del vino sul retro, rispetto a quella frontale. In realtà le due parti devono essere prima di tutto coerenti tra di loro, quindi avere simile grafica ed estetica. Ma soprattutto: l’etichettatura del vino retrostante la bottiglia è lo strumento che serve a creare fiducia con il potenziale cliente. La fiducia passa anche attraverso al cura del dettaglio e quidi mai trascurare il retro della bottiglia, nemmeno sotto il punto di vista grafico!

Etichettatura vini normativa in Italia e in Europa

L’etichettatura vino è regolata da diverse normative, che ne sanciscono limiti e caratteristiche in nome della trasparenza e della completezza dell’informazione sul vino in vendita e della facilitazione del suo commercio e distribuzione.
La normativa per l’etichettatura del vino è in continua evoluzione, come quella che riguarda in generale i prodotti alimentari.
Persino gli addetti ai lavori, i grandi e i piccoli produttori, spesso per riuscire a restare informati e “sul pezzo” devono aggiornarsi continuamente su i decreti ufficiali sull’etichettatura del vino, che vengono rilasciati dal Ministero della Salute. Il sito di riferimento è, appunto, quello ufficiale del governo e del ministero, alla sezione “Nutrizione”.

Partiamo comunque da un punto fermo, una sorta di faro nella normativa dell’etichettatura e della produzione alimentare in genere: a partire dal dicembre del 2014, tutti coloro che operano nel settore alimentare in Italia, devono rispettare il Regolamento (UE) 1169/2011.
Si tratta del documento ufficiale che contiene e sancisce le regole basilari per redarre in modo corretto le informazioni su tutti i packaging del settore alimentare. È nato con l’intento di unificare e semplificare i precedenti regolamenti, facilitandone la consultazione.

A questa fondamentale normativa europea, aggiungiamo una normativa CE altrettanto importante: la Direttiva 2000/13/CE Del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 marzo 2000, a cui è seguita attuazione attraverso il decreto Decreto legislativo 23 giugno 2003, n. 181.

Infine, scendendo in un dettaglio più specifico per i prodotti vitivinicoli, è importantissimo far riferimento al Regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013 e sua versione consolidata attuale, all’interno del quale è poi fondamentale rintracciare le indicazioni (un po’ disperse, bisogna ammetterlo) che fanno riferimento specificatamente all’etichettatura vini.

Da quest’ultimo Regolamento deriva, nell’ordinamento italiano, il Testo Unico Vino, art. 43 e ss.

Inoltre il 2 dicembre 2021 è stato formalmente adottato l’accordo sulla riforma della politica agricola comune (PAC). La nuova legislazione, che dovrebbe aver atto nel 2023, apre la strada a una PAC più equa, più verde e basata sulle prestazioni. Cercherà di garantire un futuro sostenibile per gli agricoltori europei, fornire un sostegno più mirato alle aziende agricole più piccole e consentire ai paesi dell’UE una maggiore flessibilità nell’adattare le misure alle condizioni locali.
In quest’ottica, se fino al 2021 l’etichettatura del vino era esentata dall’indicare ingredienti e il contenuto calorico, ora questa esenzione verrà abolita. Queste e le altre novità sono contenute nel Regolamento UE/2117/2021.

Lungi da noi voler essere esaustivi riguardo un argomento tanto complesso e fluido come quello della normativa per l’etichettatura del vino, ci premeva però dare un riferimento di massima e link utili a chi volesse informarsi approfonditamente sulla materia, importante e meritevole di attenzione e ricerca.

Informazioni obbligatorie per l’etichettatura del vino

Ci sono informazioni che non possono essere omesse sulle bottiglie di vino. Anche a favore del consumatore finale, per sapere cosa è importante ricercare, riportiamo qui le informazioni obbligatorie per legge per l’etichettature vino:

  • nome del vino;
  • eventuali menzioni del vitigno (riserva, riserva speciale…);
  • dettagli sull’imbottigliatore o, in caso di vino estero sull’importatore;
  • per i vini DOP e IGP è ammessa la dicitura “imbottigliato all’origine”;
  • dettagli degli altri attori della filiera, come il produttore o il distributore;
  • Titolo alcolometrico volumico effettivo (TAVE), espresso in unità o mezze unità percentuali seguite da “% vol.”;
  • tolleranza analitica rispetto al valore indicato in etichetta;
  • volume del recipiente in cl;
  • per gli spumanti, le informazioni sul tenore zuccherino con relativa espressione brut, extra brut, dry, extra dry, brut nature, abboccato o dolce;
  • indicazione dei solfiti (se superiori ai 10 mg per litro) e di eventuali allergeni;
  • lotto di appartenenza.

Inoltre l’etichettatura del vino deve classificare il vino stesso. Cosa vuol, dire?
La classificazione del vino, può essere

  • Denominazione di Origine Protetta (D.O.C., D.O.C.G., D.O.P.)
  • Indicazione Geografica Protetta (I.G.P., I.G.T.).
  • In assenza di queste classificazioni, è possibile indicare la categoria del vino: vino rosso, vino bianco, vino rosato, vino frizzante, vino da tavola…

Tutte le indicazioni obbligatorie devono comparire nello stesso campo visivo, cioè o sull’etichetta frontale o sulla retro-etichetta. Chi guarda l’etichetta non deve mai aver bisogno di cercarle girando il recipiente.
A differenza dell’etichettatura dell’olio, l’etichettatura del vino non è sottoposta a standard di formato nemmeno per la dimensione dei caratteri di stampa.
Tuttavia, facilitare la lettura delle informazione è un’ulteriore accortezza che creerà un’immediata sensazione di fiducia e trasparenza nel potenziale cliente. Per questo consigliamo comunque di usare font che nella parte mediana siano pari o superiori a 1,2 mm.

Etichettatura vino: come creare l’etichetta perfetta

Dopo aver dato tutta l’importanza necessaria al rispetto delle norme per l’etichettatura del vino, passiamo allo step creativo, che è anche quello in cui ci sentiamo più esperti.
Per creare un file grafico perfetto alla base dell’etichettatura, abbiamo preparato per voi un semplice video tutorial. Prima di lasciarvi al video, vi diamo qualche piccolo consiglio:

  • Impostate la risoluzione a un minimo di 300 dpi (dots per inch/punti per pollice);
  • Scegliete il formato e lasciate sempre lo spazio per le abbondanze (per esempio: se ordinate un’etichetta di dimensioni 5 x 6 cm, il documento dovrà essere 5,4 x 6,4 cm);
  • Convertite tutti i testi in tracciati, vettorializzandoli. Ricordate però, prima, di salvare una versione del file con i testi modificabili, per le future modifiche;
  • Incorporate le immagini all’interno del file e non collegate.

E ora vi lasciamo al nostro video-tutorial:

Etichettatura vino e design: consigli di creatività

L’etichettatura di un prodotto “delicato” come il vino è un progetto, prima ancora di essere un processo di confezionamento. Cosa vuol dire? Vuol dire che la creatività che investiremo nel progettare l’etichettatura e nel creare un’immagine forte e coerente, sarà il nostro miglior agente di vendita quando non ci saremo e la nostra bottiglia dovrà spiccare su scaffali super affollati.

  1. Font. I font hanno un ruolo importantissimo.
    Come consiglio, è sempre buona norma mixare font serifati e sans serif: i più leggibili per le informazioni obbligatorie, più aggraziati e fantasiosi per nomi e motti.
    ma non c’è una vera regola: anche in questo caso, tutto dipende dalla personalità del vino che si sta etichettando.
    L’etichettatura del vino deve sempre riflettere il suo carattere!
  2. Colore. Attenzione ai colori selezionati per la vostra grafica.
    Il vostro vino deriva da un’agricoltura biologica? Spazio libero al verde, semplice da associare al concetto di “green”, ma anche ai colori caldi, legati alla terra, come il rosso e il marrone, o il bordeaux.
    Avete invece un prodotto ricercato, di alta gamma, magari addirittura a tiratura limitata? Allora i colori dell’esclusività faranno per voi: il nero, l’oro, l’argento!
    Molto poco indicato per etichettare il vino, come per tutto il settore alimentare, è il blu. In natura non esistono alimenti di tale colore, perciò il senso immediato che se ne trae, è di una “forzatura” difficile da comprendere e con cui empatizzare.
  3. Sostenibilità. Non dimentichiamo che il vino appartiene a un settore, il food, sempre più attento alla sostenibilità ambientale. Sempre di più i clienti ricercano l’attenzione a questi temi, quando devono compiere una scelta d’acquisto. Il packaging e l’etichettatura vini non fa differenza. Carte certificate FSC e stampa con colori a base acqua, per esempio, vanno decisamente in questa direzione.

Etichettatura vino: che materiale scegliere

Nei casi come l’etichettatura del vino, prodotto che spesso richiede refrigerazione e che, per la tipologia stessa del prodotto, può bagnare e macchiare l’etichetta, le caratteristiche fisiche dell’etichetta possono fare la differenza anche dal punto funzionale, oltre che per il lato estetico e promozionale.
Esistono materiali con standard qualitativi davvero altissimi e dalla resa grafica superiore, come l’Ipanema di alta qualità, impermeabile e oleorepellente. E di certo noi non possiamo che consigliarli per i processi di etichettatura dei vini di ogni tipo.
In alcuni casi, quando la priorità cade sul miglior rapporto qualità/prezzo, di certo la scelta non può che ricadere sul più classico polipropilene bianco, intramontabile alleato di molti produttori di vino.
Ogni produttore ha la propria esigenza peculiare: per questo sul nostro shop, usando il configuratore per le etichette troverete una guida semplice e immediata, che vi guiderà nella scelta di materiali, formati e dettagli. Per un approfondimento sui materiali per l’etichettatura di alimenti, rimandiamo all’articolo che abbiamo scritto in proposito.

Il dato variabile nell’etichettatura vini

Il dato variabile è un’innovazione che ha rivoluzionato il mondo dell’etichettatura vini (e non solo).
Abbiamo visto, nel paragrafo dedicato alle normative per l’etichettatura del vino, che ci sono informazioni che non possono essere omesse sulle bottiglie.
Poiché lo spazio a disposizione, quindi, è in buona parte occupato da questi dati, ci si può trovare in difficoltà nell’inserire informazioni aggiuntive, molto spesso importanti per lo storytelling dell’azienda, per le iniziative promozionali e di marketing intraprese.
In soccorso di chi si occupa di etichettatura del vino arriva il dato variabile, nelle sue mille versatili forme e possibilità.

Durante la configurazione di qualsiasi etichetta, con un semplice file excel, potrete creare etichette univoche e diverse l’una dall’altra grazie alla variazione di un testo, un numero, un codice a barre o un QR Code.
Grazie a un QR Code, che ormai qualsiasi smartphone decodifica con un click, è possibile far atterrare il cliente sul proprio sito web, mostrargli un video promozionale o di presentazione aziendale.
Non solo: senza andare a usare il QR Code, anche solo il dato variabile numerico può avere un ruolo essenziale nella personalizzazione dell’etichettatura del vino. Bottiglie esclusive? Numerate? Prodotte per un’occasione speciale, un’occorrenza, una ricorrenza? Il dato variabile sotto forma di numero è indispensabile proprio per caratterizzare univocamente edizioni limitate e numerate. Non perdete l’occasione di creare etichette univoche e sfruttare tutta la potenzialità dell’etichettatura del vino.

Etichettatura vino: piccole, medie e grandi tirature

Il mondo dell’etichettatura vini, è popolato sia da grandi aziende, che da piccoli e medi produttori artigianali, legati magari a un territorio da generazioni. L’Italia è disseminata di realtà di tipo diverso, praticamente uniche.
Realtà produttive così diverse portano con sé ovviamente esigenze differenti, anche soprattutto in merito ai volumi di etichette che possono essere necessari per i diversi attori. La possibilità di potere personalizzare non solo il formato, ma anche i tempi e le quantità degli ordini delle etichette diventa quindi prioritaria e noi abbiamo cercato di dare risposte anche a chi ha necessità di ordini snelli, flessibili, anche su piccoli volumi e non solo su grandi quantità. Potrete quindi ordinare presso Tic Tac sia piccoli quantitativi, che grandi volumi di etichette, sempre certi di avere la massima compatibilità con le principali macchine etichettatrici sul mercato e un incredibile rapporto qualità/prezzo.

Un campione gratuito personalizzato per l’etichettatura del tuo vino

Non è detto, ovviamente, che tutti conosciate già la qualità e l’efficienza del nostro reparto di produzione etichette.
Se sei tra coloro che entrano in contatto per la prima volta con noi di Tic Tac e vuoi testare le nostre etichette, puoi richiedere un campione gratuito dell’etichetta del tuo vino e riceverlo in brevissimo tempo al tuo domicilio.

Siamo certi che te ne innamorerai!

Ti aspettiamo.

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