In questo articolo cercheremo di darvi un’idea di massima dei riferimenti normativi per l’etichettatura dell’olio e di come possano essere stampate le etichette in modo che siano anche efficaci a livello comunicativo, oltre che corrette sotto il punto di vista legale.
Etichettatura olio: le basi
Come per altri prodotti, anche l’etichettatura dell’olio è “doppia”. L’etichettatura frontale è l’incaricata della presentazione del prodotto e del produttore. Si occupa di parlare del vostro brand, della vostra missione, del vostro piccolo grande mondo. Non è un compito semplice: in così poco spazio si racchiude l’essenza di anni di lavoro, di impegno e di valori. Lo sappiamo. Per questo la sua personalizzazione è fondamentale: non si tratta solo di riportare il brand, ma anche di affiancarlo alla giusta grafica, ai giusto colori e al giusto equilibrio di forme. L’etichetta posteriore viene in genere osservata in un secondo momento, ma a volte molto più a lungo della precedente. Deve riportare tutte le informazioni legalmente obbligatorie, i valori nutrizionali, i dati necessari a rendere chiara e trasparente la composizione dl prodotto per il lettore. Tutti sappiamo quanto alta sta diventando l’attenzione del cliente alla qualità del prodotto e della materia prima, specie nel settore alimentare. Per questo è essenziale essere chiari e completi nella sua descrizione.
Etichettatura olio: normativa generale
La normativa per l’etichettatura dell’olio è in continua evoluzione, come quella che riguarda in generale i prodotti alimentari.
I decreti legislativi di susseguono spesso con brevissima distanza e per potersi dire sempre aggiornati, è necessario tenere sempre sotto controllo i decreti ufficiali sull’etichettatura. Il sito di riferimento è quello del Ministero della Salute, alla sezione “Nutrizione”.
Chiunque lavori nel settore alimentare in Italia, a partire dal dicembre del 2014, deve rispettare il Regolamento (UE) 1169/2011.
All’interno di questo regolamento si trovano le regole basilari per redarre in modo corretto le informazioni generali su tutti i packaging del settore alimentare. Si tratta inoltre di un documento che ha unificato e semplificato i precedenti regolamenti, facilitandone la consultazione.
Ecco alcuni importanti riferimenti normativi per un approfondimento ulteriore:
- art. 2 del Reg. (UE) n. 29/2012
- art. 3 del DM 10 novembre 2009
- art. 7 della legge 14 gennaio 2013, n.9
Vendita di olio al consumatore finale
Per quanto riguarda la vendita di olio, è interessante ricordare che la legge italiana vieta la vendita di olio allo stato sfuso al consumatore finale. Non è possibile quindi, come cliente finale, acquistare olio in modalità “bag in box”, oppure in qualsiasi altra forma “sfusa”. L’etichettatura dell’olio, va da sé, diventa qualcosa di fondamentale per chiunque venda olio ai clienti finali.
Vendita di olio a ristoranti e mense
Anche la vendita di olio a soggetti di mercato, come i ristoranti o le mense, è sottoposta a stringenti normative.
Le confezioni di olio non devono mai superare i 25 litri e comunque se sono supeirori ai 5 litri non potranno mai essere messe a disposizione dei clienti finale, ma solo usate in cucina. Per tutti questi casi, l’etichettatura dell’olio deve essere assolutamente rispondente alle normative vigenti, le confezioni devono essere dotate di un sistema di chiusura che perde la sua integrità dopo l’apertura e fornite di tappo «antirabbocco»
Informazioni obbligatorie per l’etichettatura dell’olio
Ci sono informazioni che non possono essere omesse sulle bottiglie di olio.
Chi si occupa di etichettatura olio deve sempre tenerne conto e anche a favore del consumatore finale, riportiamo qui le informazioni obbligatorie per legge per l’etichettature dell’olio d’oliva:
- nome del prodotto
- dichiarazione dell’origine (per l’olio vergine e extra vergine d’oliva)
- categoria di olio (per esempio per l’olio d’oliva potrebbe essere una tra “Olio extra vergine d’oliva”, “Olio d’oliva”, “Olio di sansa d’oliva”, ecc.)
- quantità netta del contenitore chiuso
- termine minimo di conservazione (espressioni come «da consumarsi preferibilmente entro il…» e «da consumarsi preferibilmente entro fine…» seguite dalla data di temine)
- condizioni di conservazione (classicamente, per esempio, “Da conservare al riparo da fonti di luce e di calore”)
- nome o ragione sociale indirizzo del responsabile commerciale del prodotto
- lotto
- dichiarazioni nutrizionali
- stabilimento di confezionamento.
Tali informazioni non devono solo essere riportate per legge, ma devono anche corrispondere a determinati standard di leggibilità.
In particolare, non devono essere “nascoste” in nessun modo, anzi devono essere facilmente visibili e indelebili.
Devono essere stampate in modo da assicurare chiara visibilità: i font nella parte mediana devono essere pari o superiori a 1,2 mm.
Etichettatura olio d’oliva
Esistono varie regole a parte e specifiche per l’etichettatura dell’olio d’oliva.
In particolare, è importante prestare attenzione alle ultime norme che decretano l’obbligo di specificare sull’etichetta l’origine delle olive e la sede della loro lavorazione (molitura).
Quando entrambe le fasi (raccolta e molitura) sono avvenute nello stesso Stato membro o nell’Unione Europea, allora è sufficiente segnare una volta sola il luogo. Se invece le due fasi non sono avvenute nello stesso Stato, oppure in uno Stato terzo, allora è necessario che sia evidenziato nell’etichetta.
Se l’olio d’oliva è importato da uno stato terzo, esterno quindi all’Unione Europea, l’etichettatura deve dare evidenza solo del luogo in cui hasede il frantoio che ha molito le olive.
Questo tipo di informazioni vanno riportate sempre raggruppate e per intero (non sono ammesse le sigle dei Paesi, ad esempio).
Sono solo alcuni degli esempi delle tantissime norme che regolano l’etichettatura dell’olio nel nostro Paese e di certo questo articolo non può e non vuole essere esasutivo in merito. L’importante è sempre aver presente le norme ufficiali e i conseguenti obblighi.
Etichettatura olio: come creare l’etichetta perfetta
Un file grafico ben fatto è di certo il punto di partenza irrinunciabile per iniziare il processo di etichettatura, perché le normative di certo vanno rispettate, ma se non c’è la creatività e l’attenzione tecnica, si rischia di non raggiungere comunque l’obiettivo che ci prefissiamo con il nostro packaging.
Quindi ecco per voi, sintetizzate, le regole principali per realizzare il file di stampa per l’etichettatura olio
Iniziate scegliendo il vostro software di impaginazione preferito, come Illustrator o Indesign. E ribadiamo alcune semplici regole:
- Impaginate la grafica sul foglio di lavoro, in unico livello che chiamerete “grafica” sul foglio lavoro (usate come metodo di colore: CMYK);
- Impostate la risoluzione a un minimo di 300 dpi (dots per inch/punti per pollice);
- Scegliete il formato e lasciate sempre lo spazio per le abbondanze (per esempio: se ordinate unetichetta di dimensioni 5 x 6 cm, il documento dovrà essere 5,4 x 6,4 cm);
- Sconsigliamo di usare caratteri inferiori ai 2 mm (6 pt) per i testi, perché rischiano di risultare illeggibili: date alle lettere minuscole un’altezza minima di 1 mm. Convertiti i testi (tutti!) in tracciati/vettori, ma solo dopo aver salvato una versione del file con i testi modificabili, in modo che se doveste cambiare il testo in futuro, non avrete problemi;
- Verificate sempre che le immagini all’interno del file siano incorporate e non collegate;
- Create un livello apposito, nominato “taglio”, per il tracciato di taglio con le sue misure effettive;
- Salvate il tutto in .pdf;
- Mandateci il vostro file e aspettate comodamente le vostre etichette per olio!
Per aiutarvi, potete anche guardare questo mini video sulla creazione del file di stampa:
Etichettatura dell’olio: consigli di creatività
- Impatto e immediatezza. L’etichetta di un prodotto è la prima cosa che salta all’occhio del cliente. Come la copertina di un libro a volte influenza la scelta in maniera decisiva. Ricordiamoci sempre di prestare attenzione all’impatto visivo delle nostre etichette: devono colpire, devono attirare l’occhio per grafica o per colore. Devono risultare riconoscibili tra mille, specie in un settore come il food, dove i prodotti vengono per la maggior parte delle volte esposti in batteria su scaffali troppo anonimi. Allo stesso tempo, però, non dobbiamo dimenticare di essere semplici ed essenziali nella presentazione, perché lo sguardo è veloce, il tempo in genere poco. Per questo, i messaggi troppo complessi da decodificare mancano il bersaglio. La personalizzazione anche in questo caso è la chiave di volta che serve.
- Sostenibilità. Non dimentichiamo che l’etichettatura dell’olio appartiene a un settore, il food, sempre più attento alla sostenibilità ambientale. Si ricercano prodotti che certifichino le provenienze delle materie prime e la filiera produttiva tutta. Anche il packaging e l’etichettatura sono apprezzati maggiormente se portatori di determinati valori. Per questo è consigliabile scegliere con attenzione il materiale e la tecnologia di stampa. La stampa a base acqua, per esempio, va decisamente in questa direzione, garantendo un minor impatto sull’ambiente.
- Colore. Attenzione ai colori selezionati per la vostra grafica.
Un prodotto come l’olio può essere portatore di valori diversi, che vanno dal lusso, all’artigianalità, alla tradizione, alla genuinità.
Con qualche nozione di psicologia del colore, possiamo aiutarvi a comunicare i vostri valori attraverso le scelte cromatiche che farete per la vostra etichettatura dell’olio.
Il rosso, il giallo e l’arancio sono colori molto utilizzati nel settore alimentare, ma non troppo per l’olio, perché in genere associati alla vitalità e al pasto “centrale” più che agli alimenti complementari e ai condimenti.
Il marrone e il verde, viceversa, sono molto usati per l’etichettatura dell’olio, specie per prodotti che vantano una produzione basata su materie prime di alta qualità (sono colori che richiamano la terra e la vegetazione), sulla tradizione, sulla cura del patrimonio agroalimentare. Associati a grafiche particolari (magari dai bordi frastagliati come fossero strappate o spiegazzate), danno un immediato senso di naturale e genuino.
L’oro e il nero sono i colori del lusso. Perfetti per incorniciare produzioni pregiate, prodotti DOP e DOC, impreziositi da materie prime di altissima qualità e attenzione al dettaglio e alla qualità.
Molto poco indicato per etichettatre l’olio, ma anche per il settore alimentare in generale, è il blu. Il motivo è che in natura non esistono alimenti di tale colore, perciò il senso immediato che se ne trae, è di artificiosità.
Etichettatura olio: scegliere il materiale giusto
Nei casi come l’etichettatura dell’olio, le caratteristiche fisiche dell’etichetta possono fare la differenza anche dal punto funzionale, oltre che per il lato estetico e di adattabilità al supporto.
Lo stesso olio contenuto all’interno della bottiglia o del contenitore, a causa delle sue caratteristiche può danneggiare un’etichetta poco resistente nel momento in cui vi entra in contatto. Per questo non possiamo che consigliarvi materiali che abbiano un certo tipo di resistenza, come l’Ipanema di alta qualità, impermeabile e oleorepellente.
In molti casi, la scelta sul materiale da scegliere è anche legata a un fattore estetico e di design.
In altri casi, l’aspetto prioritario è il rapporto qualità/prezzo. In questo caso, di certo la scelta non può che ricadere sul polipropilene bianco, un grande classico intramontabile dell’etichettatura dell’olio.
Poiché le esigenze per l’etichettatura dell’olio possono essere davvero molte, sul nostro shop, usando il programma configuratore per le etichette olio troverete una guida semplice e sicura attraverso formati e dettagli. Oltre che, come vedrete, per la quantità ordinabile.
Per un approfondimento sui materiali per l’etichettatura di alimenti, rimandiamo all’articolo che abbiamo scritto in proposito.
Il QRCode per l’etichettatura dell’olio
Come abbiamo visto, ci sono informazioni che non possono essere omesse sul packaging e sulle etichette dell’olio. Per questo motivo ci si trova in difficoltà nell’inserire “altre” informazioni, nello spazio ristretto che resta. E quelle informazioni sono molto spesso importanti per l’azienda, per il suo storytelling, per le iniziative di marketing e comunicazione che avvia.
Ma in soccorso ecco arrivare il dato variabile, nelle sue mille varianti.
Sul sito Tic Tac, con un semplice file excel, potrete creare etichette univoche e diverse l’una dall’altra grazie alla variazione di un testo, un numero, un codice a barre o un QRCode.
È su quest’ultimo che vogliamo concentrarci per suggerirvene alcuni utilizzi molto interessanti.
Il dato variabile è un’innovazione che ha rivoluzionato il mondo dell’etichettatura dell’olio (e non).
Con un QR code è possibile rimandare il cliente al proprio sito web, a un video promozionale o di presentazione aziendale. Oppure a informazioni approfondite e dettagliate sulla storia dell’olio che hanno tra le mani, il viaggio che hanno fatto quelle olive (o quei semi) per arrivare fino alla tavola dove verranno gustate sotto forma di olio.
Perché non personalizzare l’etichettatura dell’olio fino a rendere davvero unica ogni vostra bottiglia?
Etichettatura olio online: perché è una buona idea
Quando si parla di etichettatura di olio, si può parlare di grandi produttori, ma spesso si tratta anche di piccoli e medi produttori artigianali, magari specializzati in un olio specifico da generazioni. Il territorio italiano è disseminato di realtà di tipo diverso, praticamente uniche.
Tanta differenza porta con sé esigenze molto variegate e peculiari per ogni realtà; tra queste vi è sicuramente la possibilità di potere personalizzare non solo il formato, ma anche i tempi e le quantità degli ordini delle etichette. È essenziale per avere produzioni più snelle e agili in base alla richiesta.
Potrete quindi ordinare presso Tic Tac sia piccoli quantitativi, che grandi volumi di etichette, sempre certi di avere la massima compatibilità con le principali macchine etichettatrici sul mercato.
L’etichettatura olio diventa così flessibile, snella, semplice da gestire anche in un mondo che cambia continuamente le regole del gioco.
Un campione gratuito personalizzato per l’etichettatura del tuo olio
Insomma, l’etichettatura dell’olio può essere un mondo affascinante e pieno di opportunità, se ben gestito e ben conosciuto.
Se non consoci ancora Tic Tac e vuoi testare le nostre etichette, puoi richiedere un campione gratuito e riceverlo in brevissimo tempo al tuo domicilio.
Siamo certi che te ne innamorerai!
Ti aspettiamo.
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